Beachwear sostenibile, la nuova frontiera per l’ambiente

Beachwear sostenibile

Tessuti innovativi e filati da riciclo, le nuove collezioni di beachwear sostenibile

Cos’hanno in comune i brand Calzedonia, Yamamay e La Perla? Il beachwear sostenibile, la nuova frontiera della moda mare che si sta muovendo verso collezioni che rispettano l’ambiente e i nostri mari.

Il beachwear è da sempre una categoria laboratorio alla ricerca costante delle innovazioni sociali e tecniche. Infatti, l’ultima frontiera per i costumi è proprio la sostenibilità, un tema molto sentito e sempre più urgente. Soprattutto per quanto riguarda la produzione che usa filati sintetici che rilasciano microplastiche proprio nel già troppo precario ambiente marino.

Il ruolo della pandemia per la moda mare

L’anno 2020, ovvero l’inizio dell’attuale pandemia, non ha certamente agevolato questo settore in Italia. Infatti secondo Confindustria Moda, dopo un buon fatturato nel 2019, con un aumento del 10,2%, il 2020 ha portato ad un generale calo dei consumi. Questo ha portato ad una chiusura dell’anno con una perdita del 14,9%, l’export sceso dell’11,4%, quindi un fatturato di 440 milioni di euro.

Adesso le aziende attendono una veloce ripresa del mercato dei costumi, anche grazie al rilancio del settore turistico. Nel frattempo, hanno potuto arricchire il proprio catalogo di prodotti di beachwear sostenibile.

Calzedonia

Il noto marchio di Verona ha dichiarato che il numero dei capi realizzati a basso impatto ambientale, con materiali sostenibili, è aumentato di dieci volte rispetto al 2019. Inoltre, l’obiettivo è quello di poter utilizzare il 25% di materie prime a basso impatto entro il 2025.

Yamamay

Il brand di Pianoforte Group ha da poco lanciato la prima collezione Edit, Eco designed innovative textile, in plastica riciclata e riciclabile. Un tessuto mono-polimero senza elastan che favorisce anche un efficace recupero in chiave circolare, con plastica recuperata dagli Oceani.

La Perla

L’ultima collezione, Active Beach, è stata realizzata con Lycra riciclata. C’è una percezione molto positiva riguardo il futuro dei viaggi e delle vacanze e l’interesse per il beachwear è più che raddoppiato rispetto al 2020. In generale i consumatori fanno acquisti più consapevoli e investono in pezzi versatili che sono senza tempo. Per questo le creazione di La Perla sono di design e artigianato, e permettono di passare facilmente da un look per il giorno a uno per la sera. Come nella nuova linea Stage Light, realizzata con fibre naturali, tra cui una leggerissima spugna, e intrecciate con un effetto pizzo Valencienne che dà ai capi un aspetto velato.

Gli altri materiali

L’utilizzo di Econyl, il filato brevettato dall’azienda italiana Aquafil, fatto di nylon recuperato dalle reti da pesca dismesse, è in costante aumento. Nell’ultimo anno ha attratto sempre più marchi artigianali di alta gamma. Anche il Sensil BioCare, un tessuto le cui microfibre si degradano a una velocità superiore a quella del nylon generalmente usato per i costumi da bagno, ha conquistato Nilit, azienda tessile israeliana.

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