Energia rinnovabile, via libera ad aste ed impianti

Sono state elaborate nuove regole per le aste, in Italia, per incentivare nuovi impianti di energia rinnovabile. Non si tratta di una rivoluzione, certo, ma piuttosto di un nuovo emergente percorso a supporto delle energie pulite.

Nuovi impegni ed obiettivi

Non più uno o due anni, ma dai tre ai cinque con tornate di almeno tre aste annuali. L’obiettivo del governo, grazie al decreto Semplificazioni, è quello di fornire alle imprese la possibilità di pianificare gli investimenti e favorire una maggiore stabilità. Questa novità incrementerebbe la fiducia dell’industria e, di conseguenza, lo sviluppo di progetti di qualità superiore.

L’idea, sempre con l’aiuto della commissione europea, è quella di prevedere delle verifiche periodiche ad esempio sull’evoluzione delle tecnologie che consentono una riduzione dei costi in modo da ricalibrare l’entità degli incentivi. Ma questo non basta: è necessario apportare modifiche e rivedere il fronte delle autorizzazioni. Il nuovo decreto definirà anche i criteri in base ai quali le Regioni dovranno individuare le aree idonee all’installazione dei nuovi impianti. L’impianto migliore sarà quello dove sarà possibile applicare maggiori semplificazioni procedurali.

L’intervento del Ministero dei Beni Culturali e delle Regioni

Più volte è stato ribadito in aula che le zone agricole debbano essere tutelate, ma tra di esse è emerso anche un numero elevato di zone abbandonate. Sarà uno dei tempi più caldi da discutere prossimamente con il titolare dei Beni Culturali, perché il ministero non vede di buon occhio l’espansione delle pale eoliche e pannelli nel Paese.

Le Regioni, invece, hanno già condiviso il target 2030 per le rinnovabili, ma dovranno renderli idonei con gli obiettivi di energia green che ognuna di esse dovrà raggiungere. Per questo motivo dovranno utilizzare un modello già usato in passato, ossia il Burden Sharing, che prevede la suddivisione del target nazionale per target regionali. Tale procedura permetterà agli enti territoriali di fare scambi tra loro.

Aste e accelerazione sul rinnovabile

Nel frattempo, la necessità di accelerare sull’energia rinnovabile resta prioritaria. In Italia, infatti, bisognerà installare 8 gigawatt l’anno ed ora siamo a poco meno di 1 gigawatt. Per questo motivo, il ministro Cingolani ha deciso di indire una proroga per re-indire le aste che in quest’ultimo anno sono andate deserte. L’ultima asta del 2021, a regole attuali, dovrebbe tenersi a Settembre, per concludersi a fine Ottobre. Una volta varata la proroga, seguirebbe la ripetizione delle aste nei mesi successivi per la potenza rimasta inassegnata. Il Mite ha già individuato progetti per 2 gigawatt che hanno avuto il via libera del Via ma non quello dei beni culturali. In questo caso, l’ultima parola spetta al Consiglio dei ministri.

L’augurio è che, grazie allo snellimento delle procedure grazie al decreto Semplificazioni, cominci a produrre da subito effetti, alleggerendo gli iter organizzativi e soprattutto autorizzativi. Il sistema ha un potenziale di ipotesi progettuali di 28 gigawatt, un obiettivo quasi utopico da raggiungere, ma l’Italia sembra comunque concentrata verso un obiettivo che possa essere alquanto più vicino a quella cifra.

 

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