Difatti, la Ferrero aveva risposto di utilizzare “al 100% olio di palma certificato sostenibile, la cui coltivazione “può andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente e delle popolazioni”. In questo modo il gruppo Ferrero aveva fatto sapere di essere impegnato “a sostenere la creazione di filiere sostenibili” e aveva assicurato che per le piantagioni di palme da olio “non sono state sacrificate foreste”.

Nutella oggi, ancora più green

Oggi, Ferrero cambia volto e diventa ancora più sostenibile. La sintesi dei nuovi interventi è contenuta nel Bilancio di Sostenibilità 2020 — il dodicesimo nella sua storia, presentato pochi giorni fa. Ferrero ha annunciato una novità rilevante per il gruppo: «Abbiamo rafforzato la nostra governance con la creazione di un Comitato operativo per la sostenibilità che estenderà la sua azione a tutto il gruppo, avvicinerà persone e attività, con l’obiettivo comune di disegnare la nuova agenda per il prossimo decennio», ha scritto Giovanni Ferrero nella presentazione del Rapporto 2020, anno che ha sancito la vera svolta green, un percorso verso uno sviluppo sostenibile, sociale ed ambientale.

Le parole di Nutella e l’impegno sostenibile

“Ci impegniamo a garantire l’approvvigionamento responsabile delle nostre materie prime lungo tutta la filiera. Ci impegniamo a migliorare le condizioni di vita dei coltivatori e delle loro comunità e promuovere pratiche sostenibili per proteggere le risorse naturali. Collaboriamo con partner, ONG e altre istituzioni per tradurre questa missione in realtà e selezioniamo attentamente ingredienti di qualità in linea con il nostro impegno nei confronti della sostenibilità, sia sociale che ambientale”, è così che il marchio si presenta sul suo sito ufficiale ai lettori e ai consumatori.

Tecnologie e packaging riciclabile tra gli obiettivi

Uno degli strumenti che utilizzerà Ferrero per una produzione eco sostenibile saranno gli strumenti tecnologici che oggi già consentono un approvvigionamento «responsabile», per esempio del cacao, per mappare con i satelliti il comportamento dei fornitori anche in paesi lontani.

La regina delle creme, oggi, si impegna anche nella distribuzione sostenibile grazie alla transizione verso contenitori ed imballaggi riutilizzabili, riciclabili o compostabili entro il 2025.

Inoltre, Nutella ha recentemente attuato un progetto pilota a Parigi con Carrefour e Loop. La collaborazione prevede che i consumatori finali possano acquistare un barattolo riutilizzabile di Nutella all’interno di alcuni negozi e sul sito web di Carrefour. La catena di supermercati si impegnerà poi a raccogliere i barattoli usati per il lavaggio e il riciclaggio.

In aggiunta, il reparto di progettazione di Ferrero, nel maggio 2020, ha realizzato il cucchiaio di Kinder Joy con carta proveniente da una filiera sostenibile certificata. Il nuovo modello ha iniziato ad essere distribuito gradualmente. Nel 2022 diventerà normalità per i mercati di tutto il mondo. Ciò dovrebbe portare ad una riduzione del carbonio del 45%, corrispondente ad una diminuzione della plastica di oltre 1500 tonnellate all’anno.

Ora si tratterà di estendere quegli obiettivi alle industrie acquisite negli ultimi tempi, come ad esempio Delacre, Kelsen e Fox’s. Le acquisizioni vengono utilizzate da Ferrero come trampolino per il cambiamento. Una trasformazione in innovazione che ha fatto nascere prodotti come i Nutella biscuits. Frutto anche dei centri di Ricerca e sviluppo in Italia, Lussemburgo, a New York e a Singapore. Tutti orientati alla visione strategica in ottica sostenibile.