Gas Naturale: tra fonte energetica e sfida climatica

Nel 1776 Alessandro Volta, noto per le sue ricerche in campo elettrico, si ritrova a fare una scoperta sorprendente durante una passeggiata sulle rive del Lago Maggiore: il gas naturale.

Bolle d’aria emergevano dalle paludi circostanti, suscitando la sua curiosità scientifica. Raccoglie quest’aria, la porta in laboratorio e, grazie a esperimenti con scintille elettriche, si rende conto che può prendere fuoco. Nasce così il concetto di “aria infiammabile delle paludi”, un elemento destinato a diventare fondamentale nell’evoluzione delle fonti energetiche moderne.

Cos’è il Gas “Naturale”?

Oggi, questo elemento è noto come gas naturale, una delle principali fonti energetiche in Italia e in Europa. Come il carbone e il petrolio, è un combustibile fossile derivante dalla lenta trasformazione di resti organici pressati sotto terra per milioni di anni. Estratto da depositi sotterranei, si presenta come un gas inodore e trasparente.

Il Metano e la sua influenza sul clima

Il gas che giunge nelle nostre case è principalmente composto da metano, il quale, sebbene emetta meno anidride carbonica (CO2) rispetto al carbone e al petrolio, è notevolmente più potente come gas serra. Questo significa che, nonostante la sua minore permanenza in atmosfera rispetto alla CO2, il metano è in grado di riscaldare l’ambiente in modo più efficace.

Il Dibattito sul Gas “Naturale”

La terminologia “gas naturale” può risultare fuorviante. La sua denominazione nasce da tempi antichi, quando il gas veniva prodotto artificialmente dalla lavorazione del carbone. Tuttavia, il suo utilizzo moderno, estratto direttamente dal sottosuolo, solleva domande sulla sua reale “naturalità”. Uno studio condotto dallo Yale’s Program on Climate Change Communication suggerisce che l’associazione della parola “naturale” al gas genera un pregiudizio positivo, rendendolo più accettabile nella percezione pubblica.

Il Gas come Ponte Energetico: una narrazione contestata

Spesso il gas viene presentato come un “combustibile ponte”, un’energia di transizione tra fonti più inquinanti e rinnovabili a zero emissioni. Tuttavia, questa narrativa è contestata. Sebbene il gas emetta meno CO2 durante la combustione, le obiezioni riguardano la sua emissione di metano, le perdite nell’infrastruttura e il rischio di bloccare lo sviluppo delle energie rinnovabili.

La Scienza Sottolinea l’Urgenza: stop ai nuovi progetti

Gli scienziati sono chiari: il gas è responsabile di una considerevole parte delle emissioni recenti. Ridurre l’uso del gas è indispensabile per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Tuttavia, nuovi progetti di estrazione stanno emergendo in tutto il mondo, sollevando dubbi sulla prontezza del settore energetico a recepire gli avvertimenti scientifici.

Immaginare un mondo senza Gas fossile

Con il crescente sviluppo di tecnologie alternative, immaginare un mondo senza il gas metano fossile è sempre più realistico. Fornelli a induzione, pompe di calore alimentate da energie rinnovabili e mezzi di trasporto elettrici o a idrogeno stanno diventando protagonisti di questo scenario.

In conclusione, riflettere sulla vera natura del gas e comprendere le implicazioni della sua utilizzazione è fondamentale per guidare scelte energetiche più sostenibili e accelerare la transizione verso un futuro a basse emissioni. La scintilla per questo cambiamento potrebbe risiedere semplicemente nel modo in cui chiamiamo e percepiamo il “gas naturale”.

 

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