Sai riconoscere quali sono i packaging alimentari veramente “green”?

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Il packaging, ormai si sa, incide pesantemente sull’impatto ambientale. Su questo, tutti noi possiamo intervenire: comprare alimenti con imballaggi leggeri e materiali riciclati e/o compostabili fa la differenza, soprattutto a lungo andare e su ampia scala.

Per scegliere un imballaggio green valuta bene i claim: non sono tutti uguali. E sono tantissimi perché fanno vender: pensiamo al fatto che i prodotti sulla riciclabilità nel 2021 sono arrivati al 36% (fonte Osservatorio Immagino 2022).

Il packaging alimentare può essere davvero green?

Come fare, quindi, a scegliere senza inciampare nelle pubblicità ingannevoli? Ecco alcuni consigli:

1) Prediligi un solo imballaggio

Per tutelare l’ambiente, la prima mossa da fare è ridurre la quantità di imballaggi. Come fare? Bisogna spingere le aziende a eliminare il cosiddetto “overpackaging”, cioè l’imballaggio in eccesso come il doppio imballaggio. Un esempio? Il riso avvolto nella plastica e ancora avvolto dalla carta.

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2) Cerca packaging leggeri

Scegli confezioni compatte e leggere. Importante è valutare il Pir (packaging impact ratio), cioè il rapporto tra il peso dell’imballaggio ed il suo contenuto. Persino la certificazione ambientale europea Ecolabel usa questo approccio. Come si fa a ridurre qusto valore? In due modi: aumentare il contenuto (ma potrebbe comportare un rischio di spreco) o ridurre l’imballaggio.

3) Occhio al riciclabile

Non sottovalutare i claim come “100% riciclabile”. Non è corretto vantare la riciclabilità del packaging di un prodotto come se fosse una caratteristica speciale: ad esempio, scrivere su una bottiglia in plastica “100% riciclabile” non la rende necessariamente migliore rispetto ad un’altra bottiglia di plastica, senza claim. In più il fatto che un prodotto sia riciclabile non significa che sarà automaticamente riciclato: in Italia solo il 45% dei rifiuti di imballaggio in plastica è avviato al riciclo.

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4) Scegli la plastica riciclata

Scegliendo plastica già riciclata si evita la produzione di nuovi imballaggi e si crea un mercato per le materie prime riciclate. Inoltre, si tratta di materiali opportunamente controllati ed affidabili: puoi fidarti anche se il materiale sarà a contatto con gli alimenti.

5) Scegli la plastica compostabile

Questo tipo di plastica si raccoglie nell’umido con gli scarti di cucina domestici. L’incremento della plastica compostabile è stato spinto sia dalla direttiva europea contro la plastica monouso, sia dalla proposta del nuovo regolamento sugli imballaggi che favorisce la plastica compostabile.

6) Attenzione alla bioplastica

Se si sceglie la bioplastica (materie prime rinnovabili come per esempio mais e canna da zucchero) è necessario comunque fare attenzione che sia compostabile e/o biodegradabile. Se non lo è, va smaltita anch’essa nella plastica. La bioplastica aiuta l’ambiente perché, a differenza della plastica, la pianta da cui deriva, quando cresce, assorbe l’anidride carbonica.

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