Metro geotermica a Torino, un progetto del Politecnico della città

Metro e geotermia: una soluzione valida?

Una delle chiavi di volta della sostenibilità è quella del riuso. Sul fronte del riscaldamento e del raffrescamento, responsabili della quota più importante delle emissioni nocive, la soluzione più intelligente è quella di riutilizzare il calore che altrimenti andrebbe disperso. Come quello che viene dissipato nei tunnel sotterranei delle metropolitane e che potrebbe essere sfruttato come fonte di energia geotermica.

Enertun: un progetto di metro geotermica per Torino

L’idea non è nuova ed è già stata studiata in diverse città dell’Austria, Svizzera, Germania, Francia, ecc ma per la prima volta potrebbe arrivare in Italia. A fare da apripista è Torino con il progetto Enertun. Si tratta di un progetto firmato dal Politecnico della città piemontese, prevede la sperimentazione di una soluzione di geotermia a bassa entalpia applicata alle gallerie della linea 1 della metro torinese, costruita in occasione delle Olimpiadi del 2006.

Gli ingegneri Marco Barla e Alice Di Donna, responsabili del progetto, hanno studiato l’attivazione termica dei rivestimenti delle gallerie urbane come modalità per sfruttare l’inerzia termica del sottosuolo. L’obiettivo è quello di trasformare il tradizionale rivestimento in calcestruzzo armato presente nei tunnel in uno scambiatore di calore. Come? Integrando all’interno delle strutture una rete di tubi contenenti un fluido termovettore. Quest’ultimo sarà in grado di estrarre o immettere calore nel sottosuolo in abbinamento a una pompa di calore che servirà gli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici ad essa collegati.

A quanto pare il sistema, grazie anche alle condizioni favorevoli del flusso idraulico a Torino, dovrebbe riuscire a scambiare tra 53 e 74 W/m2, rispettivamente in inverno e in estate, soddisfacendo così un fabbisogno termico di 2822 kW in riscaldamento e 3756 kW in raffreddamento.

Una soluzione a basso costo

Anche sul fronte dei costi, i prospetti per la metro geotermica sono più che positivi. L’impianto, che verrà realizzato in collaborazione con InfraTo, la società che gestisce le infrastrutture di trasporto, dovrebbe pesare meno dell’1% sul costo totale dell’opera. E stando alle stime la soluzione impiantistica scelta è molto più conveniente rispetto ad altre tipologie di impianti geotermici, come quelli a ciclo chiuso con sonde verticali o a ciclo aperto ad acqua di falda.

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