Energia green: il primo polo di idrogeno verde in Emilia Romagna

L’Emilia Romagna è tra le prime regioni a usufruire dei fondi PNRR per la realizzazione di un polo di idrogeno.
Più esattamente nella provincia di Modena, infatti, nascerà uno dei primi maxi-impianti di idrogeno verde del nostro Paese. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

Impianto ad idrogeno: un investimento ecologico ed innovativo

L’idrogeno verde è un’innovazione fondamentale per l’Italia, perché può servire da materia prima, carburante, accumulatore di energia da impiegare nei trasporti e nei processi industriali. Inoltre, questo prodotto (generato da energie rinnovabili o a basse emissioni di carbonio) potrebbe diventare il vettore per la produzione decentralizzata di energia.

L’impianto pensato per l’Emilia Romagna è tra quelli più innovativi, in grado di produrre fino a 400 tonnellate di idrogeno a partire da acqua ed energia rinnovabile tramite pannelli solari.

La Regione Emilia Romagna ha quindi assegnato un finanziamento pari a 19,5 milioni di euro di fondi PNRR per la realizzazione del progetto.

L’opera si inserisce a pieno nel maxi finanziamento europeo per accelerare la diffusione delle capacità di idrogeno rinnovabile. L’Italia infatti ha ricevuto un sostegno di 450 milioni di euro dalla Commissione europea.

Secondo le dichiarazioni di Bonaccini: sarà realizzato e gestito da Hera e Snam in una discarica esaurita, ovvero quei luoghi in cui non c’è più pericolo di contaminazione dell’ambiente. Per questo motivo non si verificherà ulteriore consumo di suolo.

Situazione nazionale ed internazionale

Ad oggi l’utilizzo di questa risorsa, sia a livello mondiale che a livello nazionale, è molto basso. L’Hydrogen Innovation Report 2022 presentato del Politecnico di Milano evidenzia come il nostro Paese abbia bisogno di almeno 15 GW di elettrolizzatori e altri 70 GW di rinnovabili per consentire lo sviluppo della filiera. Attualmente però l’Italia dispone soltanto di 5GW di elettrolizzatori al 2030.

Come si legge in una nota della Regione, “l’obiettivo è la realizzazione di nuovi siti di produzione di energia pulita, soprattutto nelle zone dove vi siano insediamenti produttivi energivori, come ceramiche, cementifici, cartiere, petrolchimici e sistema della logistica”.

Fonte: Ohga

 

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