Grycle, il progetto per rigenerare i rifiuti

grycle

Sai che è possibile rigenerare il 100% dei rifiuti che produciamo? Questo grazie al progetto Grycle, che prevede la realizzazione di una macchina capace di trasformare i rifiuti indifferenziati in materie prime seconde. Attraverso questa idea è possibile abbattere le emissioni inquinanti dovute al trattamento dei rifiuti. In modo tale da rendere più ecocompatibile l’approvvigionamento delle materie prime.

Nel modello economico lineare i rifiuti sono considerati senza alcun valore. Anzi, sono addirittura un problema da risolvere, dal momento che rappresentano un costo per le imprese ed arrecano incalcolabili danni all’ambiente.

Tuttavia tale modello non è compatibile con la tutela del fragile equilibrio del nostro pianeta, che risulta essere condizionato dalle emissioni inquinanti generate dalle attività umane. Per questo l’economia circolare non concepisce gli sprechi e rende più sostenibili le attività industriali. Dove gli scarti sono considerati nuove e preziose risorse redditizie ed ecocompatibili.

Come nasce la start up Grycle

Il numero delle aziende che stanno investendo nell’economia circolare è, fortunatamente, in crescita. Una di queste realtà è rappresentata proprio dalla start up Grycle, la quale punta a creare un futuro in grado di concretizzare le teorie di questo modello economico.

Con sede a Milano, Grycle nasce con l’obiettivo di creare una macchina capace di eliminare il problema dei rifiuti. Gli scarti sono tali perché ce ne liberiamo. Se fossimo in grado di rigenerare il 100% dei rifiuti che produciamo, non sprecheremmo più le materie prime che li compongono. Ovvero non sarebbero più scarti, ma una miniera inesauribile di risorse preziose.

Si tratta infatti di una soluzione che potrebbe risparmiare al pianeta il 21% del nostro impatto ambientale, assicurando la sostenibilità nel tempo dell’approvvigionamento di materie prime. Grycle è una macchina che trasforma i rifiuti indifferenziati in granuli di materia prima, separati automaticamente e pronti per il riuso.

Inoltre elimina la necessità di compiere la raccolta differenziata manualmente. Riduce il volume dei rifiuti di oltre il 90% e li trasforma in materia prima seconda, riutilizzabile nei processi di trasformazione industriale. È dotata di un modulo d’intelligenza artificiale che le consente di imparare progressivamente a riconoscere nuovi materiali.

Infine, in funzione della capacità dei suoi sensori, Grycle può essere allenata a riconoscere nuovi materiali in modalità di auto-apprendimento, anche quelli compositi. In altre parole, quando una macchina riconoscerà un nuovo materiale, tutte le altre acquisiranno automaticamente la stessa capacità.

Grycle al momento trita, riconosce e separa 7 tipi di plastiche. 

L’obiettivo del progetto

L’obiettivo della fase di sviluppo è di integrare Grycle con la capacità di riconoscere altri tipi di materiale, quali alluminio e metalli, poi vetro, etc. Ma anche quello di sviluppare la capacità di gestire il 100% dei rifiuti.

Inoltre, il beneficio di Grycle sta nel fatto che trita l’indifferenziato in granuli a monte del processo. Il volume viene ridotto fin da subito, i singoli granuli vengono poi separati automaticamente in uno stesso posto e con una stessa tecnologia. Non c’è un trattamento diverso per ogni singola categoria di materiale.

Il semilavorato in output sono già riutilizzabili nell’industria. In più la riduzione d’impatto sul trasporto e sulla differenziazione delle specifiche linee di trattamento è netta.

Grycle, dunque, è un progetto capace di rivoluzionare il concetto di rifiuto e le metodologie di trattamento e gestione dello stesso. La transizione verso un modello economico più sostenibile è possibile solo attraverso la ricerca di tecnologie in grado di ridurre il volume dei rifiuti generati dalle attività umane.

La crescita di progetti come Grycle, che mirano a tutelare l’ambiente favorendo la crescita economica, ci consente di sperare in futuro realmente ecosostenibile.

Per saperne di più, visita il link:

https://grycle.com/

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